Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Contratti di Sviluppo per le Attività TURISTICHE
PROGETTI DI INVESTIMENTO NEL SETTORE TURISTICO VOLTI A POTENZIARE E MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’OFFERTA RICETTIVA NAZIONALE.
Decreto ministeriale 14 Settembre 2023
Decreto ministeriale 9 Dicembre 2014
I contratti di sviluppo per le attività turistiche rappresentano lo strumento agevolativo previsto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), che intende potenziare e migliorare la qualità dell’offerta ricettiva nazionale, tramite la concessione di agevolazioni nella forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato.
SOGGETTI BENEFICIARI
Possono partecipare alla misura le imprese di qualsiasi dimensione, operanti sul territorio nazionale e regolarmente iscritte nel registro delle imprese, che intendono perseguire un’attività turistica.
I programmi di sviluppo possono essere realizzati anche in forma congiunta. In tali casi, gli stessi programmi devono essere attuati in comuni limitrofi ovvero appartenenti a un unico distretto turistico.
PROGETTI DI INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili i progetti di investimento rientranti nelle seguenti categorie:
- Creazione di una nuova unità produttiva
- ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente
- riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe ATECO 2007;
- ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo o l’apporto di un notevole miglioramento al processo produttivo esistente
- acquisizione di un’unità produttiva esistente, ubicata in un’area di crisi e di proprietà di un’impresa non sottoposta a procedure concorsuali, intesa quale acquisizione degli attivi di un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza dell’acquisizione, al fine di garantire la salvaguardia, anche parziale, dell’occupazione esistente.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le spese delle proposte che riguardano:
- Suolo aziendale nel limite del 10% dell'investimento complessivo ammissibile del progetto;
- Opere murarie e assimilate nella misura massima del 70% dell'importo complessivo degli investimenti ammissibili per ciascuna proposta;
- Infrastrutture specifiche necessarie al funzionamento dell’impianto/intervento;
- Macchinari, impianti e attrezzature di cui si riconosce il finanziamento solo per beni nuovi di fabbrica ovvero quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore (o dal suo rappresentante o rivenditore), fino al loro valore di mercato;
- Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate commisurati alle esigenze produttive e gestionali del servizio, ammissibili solo per la parte in cui sono utilizzati per l'attività svolta nell'unità produttiva interessata dalla proposta.
- Spese per consulenze: per le sole PMI, sono ammissibili nel limite massimo del 4% dell’importo complessivo del progetto.
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti, con esclusione di opere infrastrutturali se previste, non deve essere inferiore a 20 milioni di euro (7.5 milioni per l’impresa proponente, 1.5 milioni per le imprese aderenti).
Nelle aree interne del Paese o in caso di recupero o riqualificazione di strutture edilizie dismesse, l’importo minimo è pari a 7.5 milioni di euro (non meno di 3 milioni di euro per i progetti del proponente e 1,5 milioni di euro).
AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI
L’agevolazione può essere concessa sotto forma di finanziamento agevolato, contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo diretto alla spesa anche in combinazione tra loro. L’intensità di agevolazioni concesse sono definite sulla base della suddivisione tra aree ammesse o non ammesse, così come stabilito dalla Carta degli aiuti di Stato.
PROGETTI DI INVESTIMENTO CON IMPORTO ≤ 50 MILIONI |
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DIMENSIONE | Aree ammesse a deroga art. 107 TFUE let a) e c) | Aree non ammesse a deroga |
Piccola | 50% | 20% |
Media | 40% | 10% |
Grande | 30% | non ammesse |
L’eventuale finanziamento agevolato è concesso in termini di percentuale nominale rispetto alle spese ammissibili nel limite massimo del 75 %.
DOTAZIONE FINANZIARIA
Il Plafond complessivo destinato ai Contratti di Sviluppo è previsto nella misura di 1.370 miliardi di euro per gli esercizi 2022-2026.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Soluzioni di AMBIENTE IMPRESA:
- Assistenza personalizzata sulla verifica dei requisiti previsti dal bando
- Studio di fattibilità dell’intervento e valutazione dell’ammissibilità degli investimenti produttivi
- Supporto ai tecnici per una corretta predisposizione della documentazione annessa alla progettazione
- Interfaccia con l’ente istruttore e il team tecnico professionale adibito alla valutazione progettuale
- Assistenza nella verifica e redazione della modulistica del bando
- Presentazione della richiesta del credito d’imposta
- Redazione del fascicolo aziendale
- Assistenza nelle fasi di eventuali richieste di integrazioni nonché rendicontazione e chiusura del progetto